Giada Andreutti, l’atleta italiana dei giochi estivi e invernali con l’amore per l’insegnamento

“Sono una ragazza po’ particolare perché oltre alla mia disciplina principale, che è quella per cui gareggio in questa Universiade e che spero di portare alle Olimpiadi del 2020, mi alleno anche nel bob, sport decisamente invernale che mi vedrà competere – questo è il mio sogno – prima a Pechino e poi a Milano Cortina nel 2026, ora che abbiamo vinto l’assegnazione dei giochi invernali”. Non capita spesso di incontrare un’atleta dalla doppia anima sportiva come Giada Andreutti, classe ’95, originaria di San Daniele del Friuli, impegnata l’8 luglio nelle gare di accesso alle fasi finali di lancio del disco allo Stadio San Paolo, “tempio” dell’atletica alle Universiadi 2019. Una qualificazione non facile, e non tanto per le avversarie in gara, quanto piuttosto per le difficoltà riscontrate, sia dalla friulana sia dalle colleghe, sulla pedana “ancora troppo liscia e scivolosa, forse perché nuova – suppone la giovane lanciatrice -, e che mi ha costretto a usare delle scarpe di riserva per poter recuperare almeno tre posizioni. Nessuna di noi è riuscita a fare il proprio stagionale o personale”. Soddisfatta in ogni caso del risultato che la proietta in finale e contenta di aver “piazzato al primo lancio la misura giusta” si dichiara la Andreutti, che ricorda come “questa occasione sia mancata invece ad altre colleghe che ho battuto da 60 metri, quando io parto dai 56.3 solitamente, avanzando di fatto da settima – ottava fino a quarta” . Per Giada è la prima Universiade e la prima volta a Napoli, “città spettacolare e dal fascino unico, bellissima da ammirare a colazione dalla nave che ci ospita, col Vesuvio che si staglia sul golfo. Io poi amo il mare, le spiagge”. Laurea magistrale in Scienze Motorie all’Università di Udine e passione per l’insegnamento “fin da bambina”, la Andreutti tra due settimane ha in programma “i campionati italiani e magari l’anno prossimo i mondiali per staccare il biglietto olimpico verso Tokyo”.

Autore dell'articolo: Stadio S.an paolo

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