Intervista a Duccio Cosi, numero 12 della squadra del rugby a sette italiano

“Una partita difficile quella contro il Canada, speravamo di avere più possesso palla però abbiamo difeso bene, l’unica pecca da riconoscere è che forse siamo stati un po’ troppo fallosi, ma alla fine è andata bene perché volevamo vincere. Ora speriamo di passare il turno dopo la fase a gironi e poi ci giochiamo il tutto per tutto”. Duccio Cosi, numero 12 della squadra italiana di rugby a sette, toscano classe 1997 e studente all’Università di Firenze, si esprime così dopo la vittoria di misura contro i canadesi nella fase preliminare del 6 luglio presso l’ex base NATO di Bagnoli, sede del villaggio del rugby per le Universiadi 2019. “Tutti sono venuti qui per vincere, ma i più forti e temibili sono senz’altro i sudafricani”, riconosce l’atleta italiano che è alla prima Universiade e che ammette di trovarsi sempre bene a Napoli, in cui era stato già qualche tempo fa per l’inaugurazione del campo da gioco. E dice la sua anche sull’organizzazione delle Universiadi partenopee: “In poco tempo credo sia stato fatto un grande lavoro, gli impianti sono di ottimo  livello, i campi sono nuovi. Mi piacerebbe un giorno lavorare proprio in questo settore, nel reparto organizzativo e nella gestione del personale”.

Autore dell'articolo: Ex Nato

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