“Non è difficile affrontare gli avversari ma è bello incontrare i popoli qui”: parola di Laura Jimena Aliotti, rugbista argentina

“Questa esperienza ci ha dato tanto, è stata la nostra prima Universiade, ci ha dato emozioni, siamo cresciute e ci siamo affiatate come squadra, sempre più unite e consapevoli del nostro ruolo. E poi giocare con le altre squadre non è stato difficile per noi, ma bello, l’abbiamo preso come incontro tra popoli e culture”. Non è un caso quindi se le ragazze del Belgio e dell’Argentina, entrambe eliminate dopo l’ultima partita disputata insieme nella fase a gironi del rugby a sette, si sono subito abbracciate a fine gara e scambiate numeri, contatti all’ex base NATO di Bagnoli nella giornata del 6 luglio. Le dichiarazioni a fine match di Laura Jimena Aliotti, classe ’95, studentessa argentina di Fisioterapia all’Università di Flores, ispirano fratellanza e il vero spirito che dovrebbe albergare in ogni competizione olimpica e sportiva che si rispetti. Prima volta in Europa e in Italia quindi, Napoli prima città mai visitata fuori dalle Americhe, la Aliotti spera di diventare fisioterapista un giorno per lavorare proprio come medico nel settore del rugby.

Autore dell'articolo: Ex Nato

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