“Questa Universiade è l’esperienza più bella, la migliore della mia vita, anche più della Coppa del mondo in Namibia. Sarà per lo spirito che si vive qui e per l’aria che respiriamo, il calore della gente di Napoli, ma è la competizione più appassionante”. Gli occhi di Carlos Gonzalez Bambul, giocatore della squadra argentina di rugby a sette, si illuminano quando parla delle Universiadi e di questa città in cui “c’è Diego ovunque, dalle strade e dai vicoli fino al coro da stadio che ci ha salutato affettuosamente alla cerimonia di apertura al San Paolo, tempio del Napoli Calcio e di Maradona”. La sua albiceleste ha superato la fase a gironi allo stadio dell’ex base NATO di Bagnoli ed è ora proiettata verso la semifinale dopo l’ultimo match contro la Romania del 6 luglio: “Abbiamo dovuto soffrire molto, non è stato facile battere i romeni, ma abbiamo messo cuore e passione e ora dobbiamo dare il massimo, fare sempre meglio e pensare al prossimo risultato utile e importante segnando tante mete. Qui sono tutti forti alle fasi finali, avversari di grande e degno livello”, dichiara il rugbista argentino. Iscritto all’Istituto Superiore di Educazione Fisica, classe ’94, Gonzalez è per la prima volta in assoluto in Europa e in Italia , quindi Napoli è la prima città del continente che visita e conferma quanto sia vero il detto secondo cui italiani e argentini sono “pueblos hermanos, popoli fratelli”: “Nel capoluogo partenopeo questa fratellanza è ancora più viva e sentita”. “Il mio sogno è l’Olimpiade di Tokyo l’anno prossimo, ci spero e ci credo ogni giorno”, confessa l’atleta argentino prima di lasciare il campo insieme ai suoi compagni, diretto in tribuna per assistere all’ultimo incontro delle connazionali, non fortunate purtroppo quanto i colleghi uomini in questa gara (le argentine sono fuori dal torneo infatti).
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