“Il San Paolo è stupendo”, parola di Samuele Cerro del salto triplo nell’atletica alle Universiadi 2019

“Ogni competizione sportiva che si svolge in Italia dà più carica e spinta agli atleti: senti di più la gara, è tutta un’altra cosa, non c’è niente da fare. E poi competere a Napoli ha un sapore diverso, questa città, oltre ad essere meravigliosa, ha uno degli stadi più belli al mondo”. Ne è sicuro Samuele Cerro, classe ’95, atleta italiano del triplo salto, qualificatosi per la semifinale maschile in programma mercoledì 10 luglio. Ai preliminari dell’8 luglio al San Paolo, sede di tutte le gare di atletica per la XXX Universiade, ha concluso la sua performance con un tempo di 15.76, terzo della sua batteria e nono nella classifica degli uomini. Sugli avversari più temibili non ha dubbi: “Azerbaijan e Brasile sono decisamente i più papabili per la medaglia d’oro”. Originario di Montecorvo vicino Roma, ma federato campano, Cerro studia Scienze Motorie all’Università di Cassino e finora sostiene di essere riuscito a conciliare, “seppur tra molte difficoltà, studio e passione sportiva”. Prima Universiade per lui ma non prima volta a Napoli, città visitata già in varie occasioni per vacanza ma che con i Giochi Universitari “si veste di una bellezza unica e particolare, sembra quasi di stare a Rio”, confessa prima di fare il punto sui suoi obiettivi di carriera: “Sono ancora a mezzo metro dallo standard olimpico con il mio tempo personale di 16.59, perciò è presto per parlare di giochi olimpici che sono e restano il sogno di ogni saltatore che si rispetti. Dal 25 al 27 luglio sarò impegnato a Bressanone con i campionati italiani e poi a Doah in Qatar per i mondiali. Mi sono dato ancora un anno di vita atletica per poi pensare seriamente a un futuro lavorativo in questo settore, magari mettendo a frutto gli insegnamenti del mio percorso accademico”.

Autore dell'articolo: Stadio S.an paolo

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