“L’Universiade è l’occasione per rappresentare il tuo paese, la tua città e combattere in un certo senso per loro”.
L’orgoglio patriottico cresce ancor di più poi se raggiungi le fasi finali di uno sport dominato interamente dai cinesi in questa edizione delle Universiadi: il ping pong. Unico europeo nella marea “gialla” delle semifinali maschili e femminili al table tennis, Sadi Ismailov non nasconde la soddisfazione di rientrare tra i migliori quattro del torneo disputato al Palatrincone di Monterusciello.
Sfumata l’occasione storica di competere per l’argento e addirittura l’oro (match perso contro il cinese Yu Ziyang nella mattinata dell’11 luglio), il giocatore russo ora pensa ai suoi impegni universitari a Kazan che lo attendono all’Accademia delle Scienze dello Sport e agli allenamenti a Formia, dove già da due anni è di casa. Conosce anche qualche parola italiana ed era già stato nella “bella Napoli”, sebbene stavolta soggiorni a Castel Volturno.
Per lui queste sono le seconde Universiadi dopo Taipei 2017 dove perse “sempre contro i cinesi, ma due anni fa ero in squadra ai quarti di finale. Stavolta sono arrivato all’appuntamento più fresco e riposato, reduce da un allenamento di 10 giorni e dalle vacanze dopo i corsi accademici: forse questo ha fatto la differenza, insieme alla grinta”, ammette.