“Avrei potuto vincere il bronzo ai 200 metri stile libero”, il rammarico della Caponi

“Troppi errori tecnici in partenza mi hanno penalizzata, ho dovuto rincorrere le altre e sono arrivata perciò all’ultima vasca senza più energie, perdendo la possibilità del bronzo”.

Linda Caponi, nuotatrice italiana, riconosce il limite della sua performance alla piscina Scandone nella finale dei 200 metri stile libero, disputata il 9 luglio. “Rivedendo la gara col mio allenatore, ho capito che coi tempi maturati precedentemente in staffetta sarei potuta arrivare terza sul podio dei 200 metri femminili freestyle” aggiunge la Caponi, classe ’98, alla sua seconda Universiade dopo Taipei 2017.

“In questa edizione sono riuscita a entrare però almeno un po’ di più tra le grandi, infatti la mia quarta posizione nei preliminari dei 400 metri stile libero mi ha proiettato in semifinale” spiega la Caponi, facendo riferimento alle qualificazioni della mattina del 10 luglio all’impianto della Scandone.

Le avversarie più temibili? “Le americane e la giapponese, senza alcun dubbio”, risponde lei.

Studi in corso alla Facoltà di Psicologia, nativa di Empoli e già attiva nel gruppo sportivo dei Carabinieri, l’atleta toscana spera, come tutti, di poter arrivare alle Olimpiadi di Tokyo e di poter continuare a lavorare nel team dell’arma.

Autore dell'articolo: Piscina Scandone

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